provenza

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venerdì 29 luglio 2016

Mi faccio la special... a modo mio

Compri una moto per creare una scrambler, una di quelle alla moda..., perché ti piacciono e poi ti ricordano i tempi passati, quando eri piccolo.
Rimandi l'inizio dei lavori perché intanto vuoi provare il nuovo acquisto ed essere certo che tutto funzioni prima di metterci altri soldi, sai...ha 16 anni e non si sa mai...
E cosi giorno dopo giorno ti rendi conto che è un bel ferro, agile, leggero, divertente, anche così com' è.
E ti chiedi se poi ha davvero un senso prendere il flessibile e cominciare a tagliare telai, saldare, levare impianti elettrici, sbatterti per trovare serbatoio e sella vintage.
E ti domandi anche se magari non fosse possibile tirarci fuori qualcosa di particolare e di personale anche senza emulare il dottor Frankestein.
Perché alla fine pensi che ogni moto, anche la più modesta, è nata per essere ciò che è.
E merita rispetto per quello che è.
Profanare la sua essenza non ti pare una cosa bella.
E allora cominci con reverenza a smontare qualcosa, apri gli scatoloni che hai nel box per trovare qualche pezzo di vecchie moto e capire come potresti usarlo, attivi la tua fantasia.
Cerchi di farti venire l'Idea, quella con la I maiuscola.
E sei contento così, perché sai che piano piano verrà fuori qualcosa che ti piacerà.
E lei rimarrà sempre lei...




giovedì 21 gennaio 2016

Il Garelli blu

A tanti di voi il nome Garelli non dira' assolutamente nulla o al piu' ricordera' semplicemente una marca di motorini ormai persasi del passato.
Per me e' diverso. Appena compiuti 14 anni il Garelli a 3 marce col comando al manubrio divento' l'obiettivo da realizzare. Gia' da anni mi compravo ogni mese le riviste di settore e sognavo il momento in cui sulla sella di quelle moto ci sarei stato io e non quei tester con la tuta di pelle aderenti ed il casco integrale. Poi ci si mise pure il mio compagno di classe del primo anno di liceo che arrivava ogni mattina col suo Garelli e all'uscita mi accompagnava sempre a casa, io e lui accrocchiati sul sellino monoposto (meno male che eravamo tutti e due magri!). E arrivo' il novembre del 1979. Davanti a quella vetrina di corso Magenta ormai avevo scavato il solco... Mi accompagno' mio padre e ricordo perfettamente la sua domanda. "Ma tu lo sai guidare il motorino con le marce?" La mia risposta fu decisa. "Certo! Ho imparato su quello del mio compagno di classe." Peccato che quello fosse un monomarcia... :) e cosi' con l'incoscienza del ragazzino e l'ansia di mio padre, che mi seguiva con la mitica Alfasud, disperando semaforo dopo semaforo di ritrovarmi intero a casa mi feci quei 6 km di traffico milanese impennando involontariamente ogni volta che ripartivo e sfollando ad ogni cambiata. Ma a casa arrivai e mi sa che, al di la' del suo pallore, mio padre si diverti' come un matto pure lui a vedere le cazzate che avevo fatto.  
E poi vogliamo parlare di quando qualche mese dopo andai dal meccanico di quartiere e gli chiesi, rosso di timidezza, se poteva elaborarmi il Garelli? Mi disse che la cosa che costava meno e che mi avrebbe fatto andare un po' piu' forte era cambiare il pignone. Glielo lasciai e il giorno dopo lo ritirai. Leggevo su quel piccolo contakm rotondo 5 kmh in piu'. Andavo a 65 all'ora col mio pignone "elaborato"... Arrivai dagli amici, accesi una Camel e tutto tronfio raccontai loro che avevo cambiato il pignone; quando arrivo' la domanda "ma che cazzo e' il pignone?" (eravamo dei maleducati e ignoranti adolescenti del Lorenteggio, mica fighetti del centro...) mi resi conto che non lo sapevo neanche io e diventai rosso per la seconda volta in due giorni.
E poi venne il giorno della marmitta a espansione e del getto maggiorato... Forare col trapano il padellotto originale non fu una grande idea. Gran casino e basta e quindi la Proma, il getto maggiorato e il filtro aria apero furono la scelta necessaria, con tanto di primo ride test sul ponte del Giambellino durante un nevicata. Naturalmente senza casco e senza guanti... Allora, immaginatevi 'sto Garelli a tre marce, con il pignone con un dente in piu' e l'espansione, quanto poteva metterci a prendere velocita' col suo cavallo e mezzo di potenza... Una vita! Ma con calma, tanta calma, quando era bello lanciato in discesa i suoi 75 kmh di contachilometri me li faceva vedere.

Purtroppo la bellissima storia d'amore col mio Garelli Vip3 fini' male. Un giorno uscii' da scuola e dove lo avevo parcheggiato trovai solo il lucchetto tranciato... Pure la catena ricoperta di plastica rossa si rubarono 'sti infami. Con la promessa di mettermi a studiare mi feci comprare un nuovo Garelli, questa volta a 4 marce, nero, modello Delux, col cambio a pedale sulla destra, la prima in su e le altre in giu'. Lo comprai dal meccanico del pignone (che con mia grande tristezza ha chiuso il negozio l'anno scorso). 
Ma non fu emozionante con la prima volta...
E mi beccai pure italiano, greco e storia dell'arte a settembre. 3 materie, come le marce del mio Garelli blu.

lunedì 5 ottobre 2015

Ultima lezione

E oggi la lezione e' che anche le piccole cose, come un caffè, il primo caffè espresso dopo 10 giorni a Bali, possono renderti felici. Dopo ore di guida in mezzo al traffico caotico e sotto ad un sole afoso arrivi alla meta e trovi un angolo accogliente dove fermarti, parcheggiare la moto e sederti davanti ad una tavola di legno sotto una tettoia arieggiata. Ti guardi intorno e vedi un altro tempietto davanti alla ruota della tua moto, i bambini che camminano per strada, le donne avvolte dal sarong e pensi che la vita e' bella, sempre e comunque.
E ovunque.
Domani salutiamo la MM8, la restituiamo perchè il tempo del girovagare è finito. Ce ne andiamo al mare; si, perchè da quando siamo qui non lo abbiamo ancora visto. Lasciamo l'interno rurale dell'isola che ci ha offerto paesaggi bellissimi, vulcani, laghi e templi in abbondanza. Una bella esperienza senza nessun imprevisto. L'unico aspetto negativo? La sella della moto, troppo dura per la compagna di viaggio :)




sabato 3 ottobre 2015

Io, lei e gli elefanti

Appena visto il primo cartello stradale "attenti agli elefanti" ci siamo messi a ridere. Ci è venuto in mente un elefante che ti attraversa la strada all'improvviso, tu inchiodi con la ruota posteriore bloccata e lui, fermo in mezzo al nastro asfaltato, ti guarda dall'alto al basso, barrisce per farti capire che andavi un pò troppo veloce, e riprende il suo lento cammino. Ma abbiamo riso ancora di più quando ci siamo fermati a fare le foto, perchè un sacco di gente che passava per strada rallentava per chiederci se avevamo bisogno di qualcosa e quando gli dicevamo no thank you, we are taking a picture of elephant si guardavano in giro per vedere se intorno c'era davvero un elefante. Poi capivano e ridevano pure loro. come al solito, ma un pò più forte.




venerdì 2 ottobre 2015

Dalle montagne e dai laghi nel nord di Bali si impara...

Oggi sono tante le cose che abbiamo imparato.
La prima: dopo le prime tre gocce di pioggia cerca un tetto sotto cui ripararti. Non hai una seconda possibilità, scegli il primo che trovi, soprattutto se sei tra le montagne e su una strada ripidissima, perchè in pochi secondi ti si riversa addosso una quantità d'acqua impressionante. Lo chiamano monsone. E così capita di infilarsi con timidezza nella casa di un balinese che, circondato da bambini curiosi, sorridendo ti fa le previsioni del tempo e ti racconta la sua vita. E insiste pure perchè tu metta la moto al riparo sotto la tettoia.
La seconda: il mango juice è strepitoso e sazia come un pranzo completo.
La terza: i ragazzini che escono da scuola fanno le impennate in due su uno scooter sulla strada bagnata e piena di curve. L'importante è stargli a distanza e superarli sorridendo. Si gasano tantissimo. Se vedessi i miei figli fare una cosa del genere però gli segherei in due il telaio della moto. Le ragazzine invece si fermano a bordo strada e chiacchierano ridendo allegramente.
La quarta: il gps è l'invenzione del secolo. Puoi scegliere tutte le scorciatoie in mezzo alla campagna sicuro di trovarti poi a destinazione. Adesso però dovrebbero inventare anche le batterie inesauribili.
Le quinta e la più importante: noi occidentali abbiamo tutto, a parte una innata gentilezza ed un sorriso perenne. Dovremmo procurarceli al più presto. Vivremmo tutti molto meglio.












giovedì 1 ottobre 2015

Canang sari

E' usanza balinese preparare ogni giorno un cestino di foglie intrecciate colmo di fiori profumati e colorati per ringraziare la divinita' per la pace e la buona sorte che si riceverà. Ecco..., visto che ogni persona che incontriamo ci accoglie con dei grandi sorrisi e per di piu' siamo qua a girovagare in moto, perche' non chiedere anche noi pace e buona fortuna con il nostro canang sari?



mercoledì 30 settembre 2015

Secondo giorno e nuovo insegnamento

Nuovo giorno on the road e seconda lezione: le noci di cocco possono contenere un quantita' infinita di liquido. Buonissimo, per carita', ma se poi la MM8 e' anche un po' dura di sospensioni - e qui le buche non mancano - urge trovare il luogo idoneo. Questa non e' India e non si fa per strada. Per il resto panorami bellissimi appena lasciate alle spalle le zone urbanizzate; la strada ci ha portati alle tombe dei re di Gunung Kawi, alle fonti sacre di Tirta Empul e poi su fino al lago Batur sotto l'omonimo vulcano.






martedì 29 settembre 2015

Primo giorno a Bali e relativo insegnamento

Primo giorno on the road sulle strade balinesi con la MM8 di Malamadremotorcycles.com. Giusto un assaggio per riabituarsi alla guida a sinistra ed al traffico asiatico. La lezione del giorno e' stata: se vedi tutte le moto davanti a te fermarsi e fare inversione significa che poco piu' avanti c' e' un posto di blocco della polizia. E se lo fanno tutti fallo anche tu. Ci sara' una buona ragione.
Che poi se prendi una strada laterale ti puoi trovare davanti ad uno splendido tempio...




martedì 22 settembre 2015

Si, ma quale?

A tre giorni dal decollo ferve la ricerca. Sembrava facile, ma partire avendo già prenotato una moto per questa nuova esperienza sull'isola indonesiana si sta rivelando meno semplice del previsto. In pochi hanno un sito internet per essere contattati via web ed ancor meno sembrano essere capaci di aiutarmi a trovare una soluzione. E forse sono io un pò indeciso.
C'è poca scelta e fino a ieri sera queste erano le alternative:



il classico scooter jappocoreano da 125 cc che pare ormai il must del trasporto locale che ti tirano dietro per 5 euro al giorno e che tanto appagherebbe la comodità delle terga della mia compagna di viaggio quanto avvilirebbe il mio orgoglio di motociclista anormale;
oppure questa

che col suo frullino da 150 cc farebbe molto "bali adventures" ma già mi sento le doglianze delle già citate terga muliebri che dopo 15 chilometri di stradine in mezzo alle risaie lancerebbero il loro grido di disperata rabbia cui seguirebbe una crisi matrimoniale senza possibilità di redenzione.

Ma ieri sera digito con poca convinzione sul re dei motori di ricerca tre magiche paroline, "bali scrambler rental" ed in un bel sito appare lei ed il sorriso mi torna sulle labbra:

questa bella hondina 200 si chiama MM8 ed è la creazione di www.malamadremotorcycles.com ed è pure disponibile per il noleggio nei giorni che mi interessano! Parte subito la mail, incurante del fuso orario, ed ora l'attesa di definire i particolari per il noleggio...

Speriamo in bene, perchè è lei la moto fenomenologicamente corretta, con la sua modestia orientale, il suo appeal da anni 70 e una sella che spero possa ospitare con un giusto compromesso il prezioso fondo schiena della mia metà, viaggiando al trotto su due ruote tra le spiagge ed i vulcani balinesi


sabato 19 settembre 2015

Si parte!

Tra una settimana partenza per una nuova esperienza di viaggio.
Bali on bike!
La ricerca del mezzo è già iniziata da un bel po ma mi sto rendendo conto che sarà difficile noleggiare una moto fenomenologicamente corretta; ma l'importante è partire e scoprire nuove strade.
Stay tuned!

mercoledì 15 luglio 2015

Il mondo che cambia

Lo scooter (gp800) che brucia la moto (m600) ripartendo al semaforo, in una sfida in puro stile ‪#‎motoignoranzaurbana‬ , mi fa capire che il mondo è cambiato...



sabato 25 aprile 2015

Manutenzione

Richiudendo il carter frizione a volte la guarnizione vecchia tiene. Non era questa la volta e tocca ricominciare. e compra la guarnizione, svuota l'olio nuovo, riapri il carter, pulisci tutto, rimonta, rimetti l'olio, e spera che sia tutto a posto...



venerdì 27 marzo 2015

Fotografato

Se mentre aspetti il semaforo verde ti fotografano con lo smatphone allora sei seduto su una gran bella moto
E a volte pure gli autisti degli autobus ti fanno i complimenti...